Cannoli Siciliani

Premetto che adoro i dolci con la ricotta; ma per i cannoli ho proprio una ossessione.

In Sicilia ci sono stata.. Ero una ragazzina nel pieno della crisi adolescenziale.. (ahimè, i 16 anni..) Ricordo un paese così ricco di storia e paesaggi incredibili da ubriacare. Di una bellezza struggente. Dove si mangia così bene… Evidente, innegabile, persino per una 16enne con la testina tra le nuvole che ascoltava le canzoni romantiche nel suo lettore CD da viaggio..

Al tempo non mi dilettavo certo in cucina, ma mangiavo, eccome se mangiavo. Ho spesso pensato che le grandi quantità che la mamma mi dava da bambina di Carpantin (aiutava a favorire l’appetito.. ero una bimba magrolina!) abbiano agito in ritardo di anni e anni, e che io ne subisca tutt’ora gli effetti.
I cannoli sono diventati dopo quel viaggio il mio punto debole. Non vedevo l’ora di rifarli. A casa, per me, tutti miei. Muahahahhahahahahahahah!!!
Così mi sono cimentata con un classico. Diamo per scontato i vari: “mia nonna non l’avrebbe fatto così..” ” non si frigge nello strutto bensì nell’olio di semi di ‘sti cavoli che crescono solo due giorno all’anno nell’angolo più remoto della Sicilia..” “sì, belli, però, la vera ricetta che viene tramandata da anni e anni prevede che la ricotta venga esposta a Sud il giorno prima della preparazione, durante una pioggia di fulmini..”
Non è davvero possibile mettere d’accordo tutti..
Mettiamola così, io vi offro la mia interpretazione (ed ecco che vengo sollevata da ogni responsabilità!) Il risultato però, vi garantisco che è croccante e cremoso, ingordo.. Come dovrebbe essere l’originale!
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Io ho trovato questa ricetta sfogliando un libricino molto rustico. La parola strutto viene ripetuta abbastanza volte da avermi convinto che la ricetta sia affidabile.

Ho adorato usare il Marsala nell’impasto.. il profumo è tanto intenso, mentre le mani affondano nella pasta, da inebriare un poco. Ma non c’è tempo per sognare sotto gli effetti del Marsala.
L’impasto, così bruno e profumato,  va tagliato in grandi quadrati, e infine fritto in una voluttuosa padella di strutto bollente.
 Ingredienti:
  • farina 200 gr
  • strutto 20 gr + 1 lt per friggere ( io ne ho usato meno, in una padella più stretta e più profonda)
  • zucchero 20 gr
  • cacao amaro in polvere 1 cucchiaino
  • marsala secco q.b.

Per il ripieno:

  • ricotta di pecora 500 gr
  • zucchero 300 gr
  • cioccolato in gocce 150 gr
  • aroma di fiori d’arancio 15 gr
  • canditi misti (opzionale)

Preparazione:

Mescolate la farina con lo strutto e lo zucchero. Aggiungete Marsala fino a quando l’impasto non sarà morbido. Lasciate quindi riposare coperto per circa 2 ore.

Stendete l’impasto a sfoglia non troppo sottile, aiutandovi eventualmente con la macchina per la pasta. Tagliate dei quadrati con diagonale uguale alla lunghezza dei del rullo da cannoli che verrà utilizzato. quindi posizionate il rullo sulla diagonale, e arrotolate un lembo intorno al rullo, e fate combaciare l’altro lembo, spennellato con dell’acqua perchè aderiscano completamente e non si apra in fase di frittura. Friggete quindi in abbondante strutto. Consiglio di cuocerne uno per volta, perchè si dorano molto in fretta. Una volta pronti, fateli sgocciolare su carta assorbente e aspettate che si raffreddino. Intanto lavorate la ricotta con un cucchiaio di legno, e amalgamate delicatamente gli ingredienti. Riempite i cannoli solo pochi minuti prima di gustarli, per preservarne tutta la fragranza e croccantezza.

Spolverate infine con zucchero a velo e provate!

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